C'è questo venezuelano, diciamocelo, un po' ciccione, sempre alla soglia del centesimo chilo.
Uno che è stato preso perché non si trovava di meglio.
Uno che per la stessa ragione è rimasto sei stagioni. Per molto tempo attaccante unico, perché quando devi pescare nel 5% di giocatori di sokker non è semplice trovare quel che cerchi, specialmente se quel che cerchi è caro: devi avere i soldi al momento giusto. Quasi impossibile.
Uno che è sempre stato responsabile che per sei stagioni eravamo sempre più o meno il peggior attacco del girone. Però in B ci siamo restati sempre.
Oggi vinciamo il nostro sesto spareggio consecutivo, una partita simile a quelle con Real Palermo, con Insistisci: spareggi che dovevamo evidentemente perdere, e che abbiamo vinto.
Oggi però Ughentus era quella squadra che vinceva tutti i contrasti, che tre difensori divini non bastavano mai per fermare un solo attaccante loro, Ughentus era quella squadra che inevitabilmente avrebbe vinto. Ci hanno anche segato il miglior centrocampista, l'ala, quello che doveva fare i cross. A sette minuti dalla fine perdevamo 1-2.
Barandarian però l'aveva fatto capire che per lui era un giorno strano. Non solo perché aveva spinto dentro di testa un cross delizioso di Lorenzo. Faceva cose strane, pallonetti al volo, dribbling -per uno che l'uomo non lo saltava mai, ma mai, ma proprio proprio mai. E notare, era tragico di forma. Praticamente, un morto che cammina.
Ed ecco che invece all'83° sparacchia sul primo palo, lo scheggia e pareggia.
E al 90° scatta, tenuto in gioco da un difensore fuori posizione. Riceve un lancio da metà campo. Anticipa il portiere avversario con la grazia di una gazzella. Cento chili di leggerezza.
Tripletta e Socialisma ancora in B. Sarà il settimo anno. Grazie Viviano.
Per premio, ti venderò a una squadra di serie Z. Ma grazie lo stesso, di cuore!